07 Gen La prima recensione di Unlupo arriva da un amico…
Ed ecco la prima recensione del disco Unlupo ad opera dell’amico e collega (medico e musico) Fulvio Fantozzi, from Reggio Emilia, critico musicale d’eccezione, o almeno per l’occasione! Grazie di cuore Fulvio!
Mio fratello
Il pezzo lo conosco bene, molto bene. Non so se riferirti quel che dice Evaristo, il mio emisfero sinistro, e più precisamente l’area corticale degli Arrangiamenti (“la traccia solista l’hai dovuta ricantare o è la stessa del track originale ?”) oppure Ernesto, quello destro (“L’arrangiamento è bello. Fa venire voglia di suonarla in un pub, ubriacandosi di commozione…ad alcolemia – zero” ) e nel dubbio te le scrivo tutte e due.
Narcisismo filantropico
Musica da crociera, da soli tu e il pianista alle 3 di notte, la nave non esiste, esiste solo il modo creato da un pianoforte struggente, con il tappetino di hammond e un contrabbasso sapiente, il rhum, pochissimo e fortissimo, tanto dopo non guidi (sei in mare e guida il Comandante che speriamo non stia bevendo rhum anche lui). E il Narcisismo filantropico avanza in una pseudologia fantastica che lambisce paletti di storia contemporanea … ma tu no, tu stai fermo e fai sfilare davanti a te tutto quello che è grandioso negli Altri ed in Te Stesso e che questa canzone pacificamente prende in giro; e che adesso, almeno adesso, non ti appartiene…Lo guardi e vai… senza muoverti ! Perché in certi momenti stare fermi galleggiando, non sull’acqua ma sulla MUSICA, musica soffice come questa, non significa morire ,ma percepire in apnea. Dolcemente percepire.
L’arca
Il clima è folk, ma il hop hop hop è già un tormentone rock appena si affaccia tra i solchi del CD. La voce è solare anche se l’armonia è lunare, le onde in sottofondo sono ….marine. I “rumori di barca che va” (una bella “armonica a poppa” ci voleva, però…!) sono in sottofondo, ma con la mia fida cassa – BOSE – bluetooth si senton benone e si accoppiano sapientemente a percussioni sufficientemente sudamericane; insieme sorreggono tromba con sordina, discreta, tamburo da banda, solenne. La ritmica è di trotto. Ma si può trottare anche sul mare !
Miss Calypso (Dio è tornato in città)
E’ lirico …”il pusher chiede un’altra sigaretta” …Miss Calypso , creatura fantasmagorica come un’ippogrifo, ma serena come una sirena, è introdotta da una chitarra suonata in realtà da Suzanne Vega. Lei,la Miss, nobilita persino lui, il pusher (per sporco che sia) in quest’ ologramma cantato. Ma fammelo degustare l’ologramma: è forse pregno di aromi sublimi di west coast e di fraternità bobdylaniana ?! L’”astinenza” compare tra le parole del testo come termine nuovo,inaspettato, e fa risuonare il pusher ad inizio testo… Una chitarra da knopfer – giovane assola verso la fine , a chiudere un’articolata sequenza di brandelli onirici, mentre la Miss aspetta e aspetta, tanto “il suo tempo arriverà”!
Coprifuoco
Basso funereo, hammond cereo, una campana e non una sirena annuncia il coprifuoco , un megafono lo ripete; le parole grondano guerra, lo scenario è post – atomico. Come si fa a non bere prima di suonarla ? O mentre la ascolti?Abbinamento consigliato: Newcastle Brown Ale, un solo boccale sarà sufficiente (ho detto “bere”, non ubriacarsi).
Lupo, Danza macabra e Badanti
Poi c’è uno stornello lupesco su di una base bandistica, ma con tono circense, un divertissement in piena regola. Come possa concettualmente e praticamente un ukulele (“non dichiarato” nel booklet del CD !) o strumento del genere (l’ukulele lo suona anche Marco Baroni nella sua corsa senza freni) inframmezzare le sue note all’accompagnamento musicale di una danza macabra – ma non troppo, era un mistero, adesso non lo è più ! È la prima volta che sento cantare le badanti ,cantare nel senso transitivo del verbo, ossia son le badanti ad essere cantate, le badanti cantare le avevo già sentite, potenza della vodka… !. Ci voleva una canzone per loro. Una canzone più frizzantemente seria (o seriamente frizzante) di questa è difficile trovarla oggigiorno.
Stacca la spina
Stacca la spina è un testo equivoco: nulla di rianimatori o eutanasico, è un altro il senso. Meno male. Si coglie anche nelle parole di questa canzone una contaminazione drogastica: la morfina. DFW lascia il segno davvero…. Contestualizzando, la morfina , qui novello fertilizzante per la rosa a cui si deve staccare la spina, probabilmente agisce più sui recettori kappa che sui mu.
La riabilitazione della classe dirigente
Ma quella voce femminile recitante che apre un pezzo all’inizio così inaspettatamente evocante atmosfere alla Ronald Everett Capps … ma cosa dirà mai? La musica è rock, sprigiona energia pulita e strizza l’occhio a Edoardo Bennato, così distante da New Orleans, ma l’energia è la stessa. Bello l’inciampamento della puntina del giradischi alla fine del pezzo. Bello.
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